Dalla ricerca pubblicata sul Journal of Alzheimer's Disease dal gruppo dell'Irccs San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Bresci risulta che la prevenzione contro la malattia inizia nell'intestino, dove alcuni batteri sembrano coinvolti. Dall'osservazione di analisi del sangue e Pet cerebrali di persone sane o con malattie degenerative è risultato che la quantità di placche amiloidi (segno dell'Alzheimer) è correlata alla presenza di alcuni prodotti batterici, del microbiota intestinali. se si riuscisse ad individuare i batteri "cattivi" si potrebbe, con una dieta appropriata, favorire quelli buoni che hanno proprietà antiinfiammatori. Questo potrebbe prevenire o rallentare il decorso della malattia.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)