Una ricerca su oltre 10 mila persone pubblicata di recente sul Journal of Alzheimer’s Disease ha dimostrato che chi ha l’abitudine di camminare molto o pratica regolarmente sport ha un volume cerebrale maggiore in aree critiche per la memoria, come l’ippocampo, e connessioni più numerose fra le diverse aree del cervello.
Uno stile di vita che aiuti il cervello a restare in forma significa innanzitutto non fumare, non esagerare con l’alcol e seguire una dieta sana: quella mediterranea è la migliore perché assicura un buon apporto di alimenti come frutta secca e olio d’oliva per i grassi buoni, antiossidanti da frutta e verdura, vitamina B12 da carne, pesce e latticini.
L’aminoacido asparagina contenuto in carne, uova e latticini è indispensabile per lo sviluppo del cervello; sono noti inoltre, gli effetti degli antiossidanti di frutta e verdura, che proteggono i neuroni dai radicali liberi, e degli acidi grassi polinsaturi dell’olio, della frutta secca e del pesce.
Alessandro Padovani, presidente della Società Italiana di Neurologia (Sin)afferma. "Discorso a parte per i carboidrati: sono benzina per i neuroni, perciò indispensabili e le diete low carb ( basso contenuto di carboidrati) possono incidere in negativo sulle prestazioni cognitive. Devono però essere carboidrati complessi da fonti come i cereali integrali, perché gli zuccheri semplici di dolci, biscotti e simili non sono una buona scelta."
Per l'esperto: "Molti credono che lo zucchero serva a essere più attenti e a scacciare la fatica, e scelgono un biscotto come spezzafame per essere più concentrati. Ma è il contrario: dopo un’ora si è più stanchi e meno vigili" Esagerare con lo zucchero per di più col tempo può alterare la sensibilità all’insulina, che regola l’utilizzo del glucosio nei tessuti e nel cervello agisce come neuromodulatore: ciò sembra facilitare perfino la deposizione di placche di beta-amiloide, proteina correlata all’Alzheimer.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)