Dal mese di marzo i medici lanciano un grido d’allarme: malgrado il contesto sanitario, malgrado le chiusure, le persone non devono rimandare le cure, le visite indispensabili, specialmente in caso di malattie croniche.
Eppure, ancora oggi, molti francesi rinunciano a recarsi dal medico, con conseguenze a volte drammatiche. La fine del lockdown, l’11 maggio scorso, non ha portato un ritorno massivo di pazienti negli studi medici. Il Ministero della Salute mette in evidenza che a maggio e giugno più della metà dei medici generici dichiarava di avere una mole di lavoro inferiore rispetto al solito. Parallelamente sono state in aumento le richieste di cura legate alla salute mentale, più frequenti rispetto a tempi normali.
Secondo un’inchiesta realizzata su 4654 persone da UFC-Que choisir, un’associazione di consumatori francesi, i controlli medici rinviati in primavera non sono stati del tutto riprogrammati. L’Istituto di ricerca contro il cancro ha valutato l’impatto che la pandemia Covid 19 ha avuto nell’organizzazione della prevenzione e delle cure e le conseguenze a breve e lungo termine. Secondo la simulazione effettuata la paura dei pazienti di essere contagiati dal Covid 19 si tradurrà in un aumento della mortalità per cancro tra il 2 e il 5 per cento nel giro di cinque anni.Un rischio che potrebbe aumentare secondo l’evolversi dell’epidemia.
Secondo il Centro Oncologico Gustave Roussy è essenziale non interrompere diagnosi e cure contro il cancro rispettando i gesti barriera per prevenire la diffusione del virus.
(Sintesi redatta da: Miuccio Angela)