L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha avviato, a partire dal 24 marzo 2020, una “Survey nazionale sul contagio COVID-19 nelle strutture residenziali e sociosanitarie”.
Nei giorni scorsi l’ISS ha pubblicato sul sito il secondo Rapporto della Survey, in cui sono raccolti i dati pervenuti al 6 aprile.
L’indagine, rivolta alle circa 2500 strutture RSA censite nella mappa on line dei servizi per le demenze realizzata dall’Osservatorio Demenze dell’ISS.
Dal questionario è emerso che solo in sei regioni le strutture interpellate hanno riportato di avere, nel periodo di riferimento, residenti positivi al COVID-19. Nello specifico, la Lombardia (163), l’Emilia Romagna (22), il Veneto (98), le Marche (10), la Toscana (76) e la Liguria (8).
Per quanto riguarda la mortalità dei residenti, il Rapporto indica che tra i 3859 deceduti, 133 erano risultati positivi al tampone e 1310 avevano presentato sintomi simil-influenzali.
Dunque il tasso di mortalità fra i residenti, è del 3,1% ma aumenta fino al 6,8% in Lombardia.
Inoltre risulta che l’87% delle strutture interpellate ha adottato divieti di ingresso.
Il 63% delle strutture che hanno adottato forme di comunicazione alternative alle visite ha riferito di ricorrere a telefonate e videochiamate, il 21% solo a videochiamate, il 10% solo a telefonate ed il restante 6% a forme alternative quali il ricorso ai social ed invio di email.
Solo quattro strutture hanno dichiarato di non aver adottato forme di comunicazione con familiari o badanti alternative alle visite in struttura.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)