La Regione Emilia Romagna riferisce che sono circa 30 mila i primi test sierologici consegnati e il 3 aprile scorso è iniziata l’attività di screening, con la prima batteria di prelievi, effettuata al personale della sanità pubblica e privata convenzionata e a quello dei servizi socioassistenziali dell’intero territorio regionale. Complessivamente, si parla di circa 100mila persone, di cui oltre 60mila solo nel sistema sanitario regionale pubblico.
Saranno effettuati attraverso un piano e un calendario programmato dall’assessorato regionale alle Politiche per la salute. I test sierologici permettono di verificare attraverso un prelievo del sangue, in tempi molto rapidi, la presenza e il tipo di anticorpi nell’organismo, e quindi di ottenere informazioni molto importanti, a maggior ragione se relative a personale del comparto sociosanitario: se il paziente è venuto in contatto con il virus, se è o è diventato immune.
Chi risulta negativo verrà testato dopo 15 giorni, i positivi saranno sottoposti a un tampone tradizionale per averne conferma”. “La sicurezza e la tutela di operatori sanitari e pazienti – ha sottolineato l’assessore Politiche per la salute Raffaele Donini – devono avere la priorità”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)