(function() { var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true; ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://' : 'http://') + 'stats.g.doubleclick.net/dc.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s); })();
Iscrizione newsletter Chiudi

Registrati alla Newsletter, per essere sempre aggiornato.

* Campo obbligatorio

Indirizzo Email

*

Nome

Cognome

Tipologia Utente:

*
*
Carta d'Identità Centro Studi 50&Più Chiudi

Covid-19, la solitudine veleno per la mente umana

www.panoramasanita.it, 28-01-2021

I contatti umani sono letteralmente cibo per il nostro cervello, che nella solitudine e nell’isolamento reagisce come quando abbiamo fame: si attivano le stesse aree e soffriamo come se fossimo privati di un sostentamento indispensabile alla vita. Lo dimostrano i dati di studi recenti discussi in occasione del XXII congresso nazionale della Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia, in corso fino al 29 gennaio: la ‘fame’ di socialità connessa al distanziamento fisico e alle quarantene imposte per il contenimento del contagio da SARS-Cov-2 ha effetti diretti sul funzionamento del cervello, ma soprattutto conseguenze negative sul benessere mentale.

L’indagine, pubblicata su Nature Neurscience, è stata condotta su volontari rimasti a digiuno per dieci ore o deprivati di qualunque contatto umano, reale o virtuale, per altrettanto tempo; l’analisi del cervello con risonanza magnetica nucleare funzionale ha dimostrato che in entrambi i casi si attiva la substantia nigra, una piccola area cerebrale coinvolta nel desiderio di cibo e, quindi, anche di socialità. Un cervello privato dei contatti umani perciò soffre e la solitudine, infatti, è causa di un caso di depressione su 5: anche per questo gli esperti temono un incremento consistente del numero dei pazienti nel prossimo futuro. Già oggi, in circa 600 mila dei 3 milioni di persone con depressione l’isolamento potrebbe essere il motivo scatenante o aggravante del disagio mentale.

Secondo il Rapporto ISTAT 2018 il 40% degli over 75 non ha nessuno a cui rivolgersi in caso di bisogno e proprio i più anziani sono ora costretti a stare lontani dagli altri per proteggersi dal contagio. Un’indagine sugli over 50 pubblicata su The Lancet Psychiatry ha dimostrato che almeno un caso di depressione su 5 è direttamente provocato proprio dall’isolamento sociale e dalla solitudine che ne deriva.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

Approfondimenti on line
TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE     AGGIUNGI AI PREFERITI     I MIEI PREFERITI
Autore (Cognome Nome)
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione
Pagine
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2021-01-28
Numero
Fontewww.panoramasanita.it
Approfondimenti Onlinewww.panoramasanita.it/2021/01/28/covid-19-la-solitudine-veleno-per-la-mente-umana/
Subtitolo in stampawww.panoramasanita.it, 28-01-2021
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
Volume
Approfondimenti
Approfondimenti on line
Attori
Parole chiave: Ricerca Solitudine