I risultati preliminari dello studio GeroCovid Vax in collaborazione tra Iss e Sigg, il primo ad aver raccolto dati sugli anziani nelle Rsa, hanno dimostrato che anche in questa popolazione particolarmente fragile il vaccino è efficace, con un’incidenza di nuovi casi fra i vaccinati di appena il 3% e una risposta anticorpale elevata soprattutto nei più anziani e nelle donne. Inoltre, è privo di effetti collaterali gravi così come di complicanze di rilievo nel lungo periodo.
Lo studio ha verificato efficacia ed eventi avversi del vaccino in un’ampia popolazione di anziani al di fuori dei trial clinici. L’età media dei 3.262 soggetti coinvolti in 77 Rsa di tutta Italia era pari a 83 anni. In media ciascuno aveva almeno 5 diverse malattie fra cui, in circa due casi su tre, disturbi cognitivi.
Uno su tre era costretto a letto o in sedia a rotelle: si trattava perciò di un campione di soggetti molto fragili. Dopo ciascuna delle due dosi di vaccino a mRNA, nel 93% dei casi Pfizer, ogni anziano è stato rivalutato per eventi avversi e condizioni cliniche dopo 7 giorni e poi a distanza di 2 e 6 mesi. I dati disponibili già analizzati, a 2 mesi dalla doppia dose di anti-Covid, hanno dimostrato che anche in questi anziani la vaccinazione è sicura ed efficace.
Gli eventi avversi sono stati lievi, per esempio dolore o arrossamento nel sito di inoculo, dopo entrambe le dosi e hanno riguardato dal 3 al 10% degli anziani. A 2 mesi di distanza solo l’1,6% aveva ancora stanchezza e l’1% una perdita di appetito. A fronte di questo è stata osservata un’incidenza di appena il 3% di nuovi contagi nei vaccinati e un’ottima risposta anticorpale, specialmente nelle donne e nei più anziani.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)