Vita sociale azzerata per un over 65 su due, aumento di insonnia, ansia e depressione, riduzione dell’attività fisica e difficoltà nell’accesso alle cure, ma anche più cura per l’ambiente in cui si vive, riscoperta del piacere della lettura e come sempre, al centro di tutto, la necessità di supportare più che mai dal punto di vista economico figli e nipoti.
Questa la nuova normalità post-Covid per l’universo degli over 50, secondo quanto emerge da un’indagine condotta da Senior Italia FederAnziani. Una normalità dominata ancora dalla paura del virus che non viene meno, e invita a non abbassare la guardia neanche dopo la vaccinazione.
La nuova normalità del periodo della pandemia si traduce in importanti cambiamenti nelle abitudini e negli stili di vita della popolazione senior, con nuove criticità da affrontare e una vita sociale decisamente più limitata rispetto a prima, nella difficoltà di incontrare i propri cari per una persona su tre. Nel complesso, dopo questo periodo di pandemia, ha notato complicazioni o peggioramenti nello stato di salute il 12,4% degli intervistati, mentre il 6,2% ha avuto la diagnosi di una nuova patologia. Il periodo della pandemia ha radicalmente cambiato le abitudini e gli stili di vita: la principale vittima è stata l’attività fisica, che si è ridotta o interrotta del tutto per il 37,3% degli intervistati.
Elevata è la percentuale di quelli che hanno trovato complicato fare visite ed esami programmati ma che erano stati spostati o cancellati a causa del Covid: uno su tre (35,6%) ci è riuscito ma con gravi difficoltà e ritardi, il 7,9% non c’è quasi mai riuscito, il 4,5% sta ancora aspettando di essere richiamato. Neanche le finanze degli over 65 italiani sono rimaste immutate nel corso di questi mesi. Un lieve peggioramento delle condizioni economiche è stato osservato dal 32,8% degli intervistati, forse anche a causa del supporto economico da offrire a figli e nipoti.
(Sintesi redatta da: Righi Enos)