All’attenzione degli interventi di emergenza sul territorio c’è anche il potenziamento e l’implementazione dei “Covid Hotel”, e cioè di quelle strutture alberghiere che vengono predisposte per alleviare il carico negli ospedali ed ospitare dei pazienti colpiti dalla pandemia in modo più leggero.
Nei Covid hotel ci sarà "una disponibilità ulteriore di altri 20mila posti”, annuncia il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia.
La Giunta della regione Piemonte ha intanto approvato l'aggiornamento delle linee guida per individuare le strutture alberghiere, extra-alberghiere, socio-sanitarie, che possano accogliere in modo completamente dedicato pazienti asintomatici e paucisintomatici colpiti dal virus.
Si prevede in particolare che siano individuate strutture totalmente dedicate ai pazienti Covid, con requisiti strutturali, gestionali ed organizzativi inderogabili, controlli preventivi e modalità di selezione delle strutture particolarmente severi. Previste anche specifiche misure di continuità assistenziale.
Per quanto riguarda invece i pazienti dimessi dall'ospedale, che devono rientrare in struttura, è previsto un tampone negativo, poi 14 giorni di isolamento.
In Piemonte è inoltre previsto un altro tampone negativo (con test rapido). Stesso iter per chi entra per la prima volta in una Rsa.
“La delibera approvata - spiega il presidente Alberto Cirio - è frutto di un lungo percorso di monitoraggio che in questi mesi la Regione Piemonte con la Direzione Sanità e Welfare ha svolto coinvolgendo la gran parte delle 800 strutture presenti sul territorio.
Lavoro che, attraverso l'Osservatorio permanente sulle Rsa e le cabine di regia provinciali, ha consentito di osservare e controllare con grande attenzione la situazione, pur in un contesto oggettivamente complesso. La sicurezza degli ospiti e dei dipendenti di tutte le nostre strutture è una assoluta priorità”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)