A pochi giorni dall'annuncio del farmaco realizzato da Pfizer e Biontech, ecco una nuova arma da impiegare nella lotta finale contro il Sars-CoV-2.
Si tratta del vaccino sviluppato dalla compagnia statunitense Moderna, noto come mRNA-1273. L’amministratore delegato di Moderna Stephane Bancel ha annunciato che “"siamo in un momento cruciale per lo sviluppo del nostro candidato al vaccino contro il Covid-19. Questa analisi preliminare positiva del nostro studio di Fase 3 ci ha dato la prima conferma clinica che il nostro vaccino può prevenire il Covid-19, incluse le forme gravi".
L’azienda intende presentare una richiesta d’emergenza alla Food and Drug Administration (Fda) statunitense nelle prossime settimane. La definitiva fumata bianca, fa sapere la società in un comunicato, si baserà sull'analisi finale di 151 casi e su un follow-up mediano di oltre due mesi. Nel frattempo l’Agenzia europea del farmaco ha avviato la revisione continua dei dati dell’mRNA-1273. La decisione, si legge in una nota, si basa "sui risultati preliminari di studi non clinici e primi studi clinici su adulti che suggeriscono che il vaccino innesca la produzione di anticorpi e cellule T (cellule del sistema immunitario, difese naturali) che prendono di mira il virus".
Da un punto di vista logistico il vaccino sviluppato da Moderna è facile sia da conservare che da trasportare. Sarebbe in grado di rimanere stabile a -20 gradi, temperatura di gran parte dei freezer domestici e delle farmacie fino a 6 mesi. Tutto questo consentirebbe una distribuzione del farmaco più semplice, oltre che una maggiore flessibilità per facilitare una vaccinazione su più ampia scala tanto negli Stati Uniti quanto in altre parti del mondo.
(Sintesi redatta da: Miuccio Angela)