Vorrebbero ribellarsi e sfogano la loro umiliazione al telefono, con coetanei altrettanto preoccupati che il nuovo decreto Conte possa condannarli ancora agli arresti domiciliari. Sono tanti i politici, gli esperti da passerella televisiva e giornalisti che indicano negli anziani le fasce deboli che è giusto restino a casa. Come se i vecchi fossero gli untori da tenere lontano. E non le persone che più di altri hanno diritto a muoversi per mantenersi il più possibile in forma.
I vecchi tramano forme di protesta. Pensano a improbabili petizioni da inviare al premier, a sventoli di fazzoletti colorati che non possano essere scambiati per segnali di resa.
Magari hanno versato per una vita contributi sindacali ma non sembra vi sia nessuna sigla che abbia rivendicato il loro diritto a vivere serenamente e senza catene.
(Fonte: tratto dall'articolo)