Si sistema la mascherina sul naso la signora Agnese, 87enne, camminando piano verso l’entrata del Centro cantonale della Protezione Civile. Ieri in Ticino è partita la campagna di vaccinazione anti Covid per le persone di almeno 85 anni residenti a domicilio. Presenti sul posto protezione civile, Polizia cantonale, personale sanitario e ambulanza. Alla porta, il personale di protezione civile e polizia. «Avete qualche sintomo?», esordiscono. Alla signora vengono poi chiesti documento d’identità e tessera sanitaria, per verificare la sua registrazione. Una registrazione sudata, perché con 2’500 dosi disponibili in questa fase, la richiesta è stata altissima.
Mentre controllano i dati della signora Agnese, un anziano signore si avvicina, a braccetto con il suo accompagnatore, aspettando il suo turno. Tanti gli anziani che camminano a fatica, con l’ausilio di bastoni o treppiedi. La signora scopre la spalla ed è un attimo: il liquido trasparente risultato dalla ricerca di migliaia di scienziati e che frutterà a Pfizer-BioNTech, secondo le previsioni di Wall Street, 19 miliardi di dollari solo quest’anno, sparisce dalla siringa in pochi secondi. Agnese alza lo sguardo: «Già fatto?! Non ho sentito niente!». I sanitari si complimentano e lei sorride: «Non faccio vaccini da quando ero piccola ma non ero preoccupata perché ho già visto tanta gente in televisione che l’ha fatto e che ha detto che era andato tutto bene».
«Tutto procede bene, siamo soddisfatti», afferma Stefano Trojani, capo progetto della campagna di vaccinazione cantonale. E riguardo all’eventuale problematica dell’utilizzo delle dosi nel caso alcuni degli iscritti non si presentino: «Le fiale multidose vengono aperte a mano a mano e si conservano fino a cinque giorni una volta aperte. Se a fine campagna ne dovessero avanzare due o tre dosi perché qualcuno non si presenta, verranno somministrate al personale sanitario».
Prima della somministrazione del vaccino il personale offre la possibilità di registrare i dati relativi alla vaccinazione sul libretto di vaccinazione elettronico dell’Ufficio federale della sanità pubblica. Con il consenso della persona, questi saranno conservati dalla Fondazione mievaccinazioni. Il libretto digitale presenta numerosi vantaggi. I dati sono protetti rigorosamente e il loro accesso può essere accordato solo dalla persona iscritta. Si può inoltre utilizzare in tutta la Svizzera come documento ufficiale, non può andare perso e si visualizza online in qualsiasi luogo e momento. Se desiderato, le informazioni in esso contenute possono essere condivise con i propri medici e farmacisti.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)