Alberto Zangrillo, prorettore dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano. mette sotto i riflettori i numeri citati dalla Johns Hopkins University , che aggiorna quotidianamente sui contagi confermati, i morti, i guariti da Covid-19 censiti dai vari Paesi. In base al report l'Italia è al terzo posto per indice di letalità.
Per Zangrillo: "E' sorprendente come non venga tenuto in alcun conto un dato, ossia che l’Italia ha una principale caratteristica, credo positiva: la longevità. In Italia la percentuale di ultrasettantenni è del 17%, contro circa il 10% del resto d'Europa. Ed è noto che Sars-CoV-2 colpisce in modo letale soprattutto la popolazione anziana”.
Zangrillo inoltre sostiene che un altro motivo di dubbio resta l'indice stesso, che viene calcolato in base al rapporto fra morti e numero di positivi, ed è noto che durante la cosiddetta prima ondata il numero di persone tracciate come positive al Sars-CoV-2 in Italia, primo Paese occidentale colpito, è stato drammaticamente sottostimato.
Infine, conclude affermando che la modalità di trasmissione dei dati statistici da parte delle Regioni all'Istituto superiore di sanità è gravata da un fisiologico ritardo, che rende ogni conclusione in merito del tutto intempestiva.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)