Nel 2014 la spesa complessiva per le pensioni ha superato i 277 miliardi di euro per un totale di 23,2 milioni di prestazioni erogate. Il valore della spesa corrisponde al 17,17% del prodotto interno lordo (Pil) e a un importo medio per prestazione di 11.943 euro. Rispetto al 2013, la spesa complessiva per pensioni è aumentata dell’1,6% e la quota sul Pil è cresciuta di 0,2 punti percentuali. Eppure quattro pensionati su dieci, circa 6,5 milioni, hanno percepito nel 2014 meno di mille euro al mese. È quanto emerge dalla rilevazione annuale sui trattamenti pensionistici e sui loro beneficiari condotta da Istat e Inps, a partire dai dati dell’archivio amministrativo – Casellario centrale dei pensionati – dove sono raccolte le informazioni sulle prestazioni pensionistiche erogate da tutti gli enti previdenziali italiani, pubblici e privati. I dati Inps mostrano poi che le donne rappresentano il 52,9% dei pensionati e percepiscono in media 14.283 euro contro i 20.135 euro degli uomini mentre è la metà delle donne ad aver ricevuto meno di mille euro al mese a fronte del terzo maschile. Complessivamente comunque il numero dei pensionati 2014 registra un calo di circa 134 mila posizioni rispetto all'anno precedente. Infatti i nuovi pensionati che hanno cominciato a percepire l'assegno nel 2014 sono stati 541.982 mentre in 675.860 hanno cessato di incassare la pensione. Peraltro per i nuovi pensionati, calcola ancora l'Inps, l'assegno medio è più leggero, visto che si è attestato a 13.965 euro, inferiore a quello dei cessati che era stato pari a 15.356 e a quello dei pensionati sopravviventi (17.146 euro). Quasi un quarto dei pensionati, inoltre il 23,3%, ha meno di 65 anni, la metà 51% tra i 65 ed i 79 anni mentre il 24,9% 80 anni e più. Se si rapporta il numero dei pensionati alla popolazione occupata, nel 2014 in Italia ci sono 71 pensionati ogni 100 occupati.
(Fonte: tratto dall'articolo)