Secondo il Report pubblicato dall’Istat “La spesa dei comuni per i servizi sociali”- Anno 2018, cresce la spesa per il welfare locale ma non quella dedicata agli anziani.
Mentre, infatti, nel 2018 prosegue la crescita, iniziata nel 2014, della spesa dei Comuni per i servizi sociali, lo stesso non può dirsi dei servizi dedicati alla terza età. Nel 2018 la spesa per i servizi sociali destinati agli anziani è pari a circa 1,29 miliardi di euro (-1,3% rispetto al 2017), il 17,2% del totale, terza dopo l’area famiglia e minori e l’area disabili. La spesa per gli anziani raggiunge la quota più elevata nel Nord-est (21,4%), con livelli anche molto elevati in Valle d’Aosta (72,9%) e nella Provincia Autonoma di Bolzano (46,1%), dove rappresenta la voce più consistente della spesa sociale. La spesa pro-capite, calcolata sulla popolazione residente di 65 anni e più, ammonta a 94 euro annui e presenta notevole variabilità a livello regionale: da 1.276 euro per anziano residente nella Provincia Autonoma di Bolzano a 21 euro in Calabria.
Dal 2003 al 2010 la spesa per gli anziani è aumentata leggermente passando da 119 euro pro-capite a 122 euro. Negli anni successivi invece si è progressivamente abbassata fino ai 94 euro del 2018, anche a causa del contemporaneo incremento della popolazione di riferimento. Nell’ultimo anno le risorse destinate agli anziani sono diminuite di quasi 16,4 milioni di euro a livello nazionale. Sul territorio la riduzione è stata più marcata al Sud e nel Nord-est e più contenuta al Nord-ovest mentre al Centro e nelle Isole si è registrato un lieve incremento.
La voce di spesa più elevata riguarda l’accoglienza degli anziani nelle strutture residenziali, comunali o convenzionate con i Comuni, che assorbe il 38,5% delle risorse per l’area anziani e ammonta a 496 milioni di euro (-5,8% rispetto all’anno precedente). Risiedono nelle strutture circa 107mila anziani (0,8% della popolazione oltre i 65 anni), dei quali circa la metà risiede in strutture gestite dai Comuni e beneficia di una spesa media di 5.287 euro annui. Per i residenti in strutture private convenzionate, il Comune integra le rette pagate dagli utenti con una spesa media di 3.940 euro. L’assistenza domiciliare rappresenta più di un terzo della spesa totale per gli anziani, in lieve crescita rispetto al 2017 (+0,9%) ma ancora sotto il livello più alto registrato nel 2010 (601 milioni).
La forma più diffusa di assistenza domiciliare offerta dai Comuni è quella di tipo socio-assistenziale, insieme a quella integrata con i servizi sanitari. La spesa per l’assistenza domiciliare socio-assistenziale supporta oltre 128mila persone anziane nella cura e igiene della persona e della propria abitazione (0,9% dei residenti over 65) e ammonta a 275 milioni (-2,1% rispetto al 2017) pari a 2.144 euro per beneficiario. La spesa per l’assistenza domiciliare integrata con i servizi sanitari è stata di 72 milioni di euro (+9,1% sull’anno precedente): ne hanno usufruito circa 58mila anziani presi in carico dal Sistema Sanitario Nazionale, per i quali il Comune integra le prestazioni sanitarie con assistenza di base. La spesa media pro-capite è 1.253 euro. Più di 55mila anziani hanno beneficiato di voucher, assegni di cura e buoni socio-sanitari, per una spesa totale di 75 milioni di euro (+4,2% rispetto al 2017).
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)