Sono 8,6 milioni le donne al mondo che muoiono in seguito a malattie cardiovascolari e 123 mila sono italiane. Le meno consapevoli del rischio cardiovascolare nella popolazione femminile sono proprio le donne. Alcuni dei motivi si fondano su convinzioni errate, come quella secondo cui le donne hanno meno infarti. In realtà solo nel periodo fertile la donna, grazie al potere protettivo degli estrogeni ha un rischio inferiore. Dalla menopausa in poi il rischio di infarto diventa simile a quello dell'uomo. Si può parlare quindi di una differenza di genere per la malattia cardiovascolare femminile? «I fattori di rischio nelle donne sono di più, rispetto a quelli negli uomini: diabete, fumo, obesità, inattività fisica, ipertensione e dislipidemia sono comuni a entrambi, ma a questi vanno aggiunti quelli legati alla gravidanza in caso di parto pretermine o di diabete gestazionale, le cure per il cancro al seno (tipo chemioterapia e radioterapia) poi le malattie autoimmuni e la depressione» ha spiegato Monica Giroli, nutrizionista presso il Centro Cardiologico Monzino, durante il forum di nutrizione pratica Nutrimi.
(Fonte: tratto dall'articolo)