La prevenzione per i fattori di rischio cardiovascolare dovrebbe iniziare dall'infanzia. In questo modo sarebbe infatti possibile preservare al meglio il cuore e le capacità cognitive del cervello. Almeno questo è quanto risulta da uno studio del gruppo di Juuso Hakala del Research Centre of Applied and Preventive Cardiovascular Medicine dell'Università di Turku (Finlandia), il cui scopo è valutare come i fattori più importanti del rischio cardiovascolare, se non controllati già dall'infanzia, possono danneggiare le capacità cognitive non solo in età avanzata, ma anche tra i 34 e i 49 anni.
Dopo aver seguito oltre 3590 soggetti di età variabile da 3 a 18 anni e per un periodo di circa 31 anni, i ricercatori hanno dimostrato che soffrire di una elevata pressione arteriosa per lunghi periodi, e avere alti livelli di colesterolo ed obesità fin dall'infanzia sono associati alla riduzione di alcune delle principali capacità cognitive valutate nell'età media. E più numerosi sono i fattori di rischio fuori misura, peggiori risultano essere le performances cognitive valutate. Più precisamente l'elevata pressione e l'aumento persistente del colesterolo sono associati ad un peggioramento sia della memoria episodica che dell'apprendimento associativo.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)