C’è una popolazione di cittadini esposta a un rischio particolarmente elevato di eventi cardiovascolari acuti per la quale si potrebbe fare molto di più. Si tratta di coloro che hanno già avuto una prima manifestazione di una patologia cardiovascolare, come i pazienti reduci da un infarto, quelli con un precedente ictus, piuttosto che con una malattia ostruttiva periferica, in cui è fondamentale un intervento di prevenzione secondaria fondato essenzialmente sul controllo dei fattori di rischio. Un tema di cui si è discusso nell’ambito dell’iniziativa odierna Meridiano Cardio “Nuove prospettive nella prevenzione secondaria cardiovascolare: focus sull’ipercolesterolemia” giunta alla sua seconda edizione. “Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nel nostro Paese, essendo responsabili del 35% delle morti totali. Malattie ischemiche del cuore, cerebrovascolari, ipertensive, altre malattie cardiovascolari occupano le prime 5 posizioni – afferma Francesco Saverio Mennini, Professore di Economia Sanitaria, Direttore EEHTA, Università degli Studi, Roma Tor Vergata".
(Fonte: tratto dall'articolo)