Dal romanzo The Years Are So Long di Josephine Lawrence, adattato a teatro da Helen e Nolan Leary. In difficoltà finanziarie e costretti a lasciare la loro casa, due vecchi coniugi scoprono di essere diventati un peso per i loro quattro figli, egoisti e gretti. Andranno a finire i loro giorni, lei in un ospizio a New York, lui in casa di una figlia in California. Uno dei rari film sulla vecchiaia, tema impopolare. Non ebbe successo, infatti, e la sua melanconica bellezza paragonabile al cinema del giapponese Ozu per sobrietà di linguaggio, sensibilità, controllata tenerezza fu riconosciuta da pochi critici. E anche un grande esempio di cinema realistico per il sagace equilibrio tra temi privati e pubblici, per la lucida amarezza con cui analizza la condizione umana in una società materialista dove il denaro, valore supremo, diventa un ostacolo alla riconoscenza e persino all'esistenza della vecchiaia. (Fonte: trovacinema.repubblica.it)