Sono molti i fattori che concorrono alla costruzione di una vita in solitudine per le persone anziane; la crisi della famiglia, e demografica, l’indebolirsi dei legami formali, le problematiche lavorative, organizzative, economiche portano ad un complesso di situazioni che fanno sentire l’anziano sempre più solo. Anche la rete dei piccoli negozi, luoghi di appoggio psicologico, va progressivamente sparendo. Queste situazioni portano a volte alle morti solitarie dei vecchi, trend in crescita come dimostra il fatto che in Giappone sia stato coniato il termine 'kodokushi' per indicare la morte silenziosa di persone invisibili. Le badanti, che si occupano degli anziani sono anch’esse persone spesso fragili, lontane e nostalgiche delle famiglie di origine, che hanno orari che impediscono loro di avere una vita sociale. Nelle città cresce il rischio della solitudine, colpendo tutte le categorie sociali e le età, per questo ci sono recenti campagne che spingono per la costruzione di città ospitali rispetto a specifiche problematiche. Le diseguaglianze e le sofferenze provocate dalla scomparsa di reti umane nelle città devono interessare tutti, perché tutti invecchiando avremo bisogno di servizi accoglienti per poter vivere bene.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)