Nel 2014 la Giunta Regionale dell’Emilia Romagna ha inserito nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) regionali l’agopuntura come una delle terapie del dolore ricorrente o cronico muscolo scheletrico lombare, nella profilassi della cefalea muscolo-tensiva e dell’emicrania. Sarà invece a carico del servizio sanitario della Lombardia l’agopuntura per l’anestesia e potrà essere erogata per il dolore ricorrente o cronico muscolo-scheletrico lombare, e come profilassi della cefalea muscolo-tensiva e dell’emicrania. In Toscana il Consiglio Sanitario Regionale ha approvato pochi mesi fa le Linee di indirizzo regionali sull’agopuntura, mentre la Valle d’Aosta ha modificato i LEA inserendo l’agopuntura per il trattamento degli effetti avversi delle terapie oncologiche (chemio e radioterapia, terapie ormonali). Sono iniziative importanti che hanno preceduto o accompagnano l’impegno delle regioni ad attuare l’Accordo Stato Regioni e Province Autonome, siglato nel 2013, per il riconoscimento dell’iter formativo in medicina complementare (MC). L’accordo è già stato recepito in Emilia Romagna e Marche ed è in fase di applicazione; in Toscana un nuovo protocollo di intesa con gli Ordini professionali è stato firmato a marzo. Il Piemonte ha approvato una delibera che impegna la Giunta a procedere speditamente in questa direzione. Ormai da tempo la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e Odontoiatri ha invitato gli Ordini provinciali a istituire le commissioni che dovranno valutare i curricula dei medici che si vorranno iscrivere all’elenco di esperti nelle cinque discipline previste: agopuntura, fitoterapia, omeopatia, omotossicologia e medicina antroposofica...
(Fonte: tratto dall'articolo)