Il corridoio dei box, soprattutto nei complessi di grandi dimensioni, può essere luogo di incontri. Proprio come stasera, quando dalla porta dirimpetto alla mia incontro Gilberto e Ada. Gilberto la sorregge e la fa accomodare su una sedia pieghevole che ha già appoggiato al muro accanto al box. Poi la lega con una cintura di sicurezza di sua invenzione. In questo gesto c’è un po’ tutta la loro storia recente: il rapido declino di Ada, colpita da un’anticipata demenza senile e la cura attenta e creativa di Gilberto. Ada si è rotta il femore, perché è caduta proprio da una sedia come questa, mentre erano in visita da parenti. La loro vita matrimoniale da tre anni è diventata così, lei che precipita non proprio lentamente in un mondo tutto suo e lui che si attrezza a starle accanto con pazienza e affetto rinnovato. Gilberto è un uomo pratico che ora applica la sua creatività alla ricerca di tutti i modi possibili per far stare meno peggio la sua compagna di vita. Gilberto ha scoperto degli ultimi ritrovati che arginano la degenerazione delle cellule cerebrali e che hanno anche consentito di mettere da parte gli eccessi aggressivi di Ada. E poi mi racconta dei bagni di vapore per combattere il persistente catarro della consorte, uno degli effetti collaterali del prolungato ricovero in ortopedia. Gilberto ha appreso la tecnica durante un breve soggiorno termale e ora riproduce i bagni in casa, con ingegnosi mezzi di fortuna che però raggiungono il risultato. Ada adesso lo chiama perché è stufa di stare lì sulla sedia, ad aspettarlo. Davanti a loro, infine, mi annuncia c’è già un nuovo traguardo: tornare a ballare in coppia, come facevano fino a poco prima della frattura alla gamba. Lo dice col sorriso e lo sguardo di chi non molla.
(Fonte: tratto dall'articolo)