La sfida della buona sanità passa dalle cure palliative, cioè dalla capacità di occuparsi della qualità di vita di una popolazione anziana e con patologie croniche degenerative: ecco perché il non profit è in prima linea. Una sfida che dia risposte a persone che evidentemente hanno davanti a sé una prospettiva di vita limitata, ma molto più lunga di quei 20-30 giorni che oggi invece sono il tempo medio della durata delle cure palliative. E il non profit in questa sfida dovrà giocare un ruolo decisivo sia come erogatore di servizi, nella rete integrata delle cure palliative, sia perché qualità delle cure e qualità delle relazioni nelle cure palliative vanno di pari passo, come forse in nessun altro settore.
(Fonte: tratto dall'articolo)