Secondo lo studio Censis, la pandemia, ha aggravato la spaccatura intergenerazionale. Nel post Covid-19, infatti, cinque nati dopo l'anno duemila su dieci ritengono che, nell'emergenza, sia giusto che i giovani siano curati prima degli anziani mentre, il 35%, è convinto che sia eccessiva la spesa pubblica per gli over 65, dalle pensioni alle cure per la salute e che sottragga risorse proprio alla generazione dei ventenni di oggi.
Sempre nel rapporto viene specificato che la crisi post Covid ha coinvolto meno gli anziani: il 90,7% di questi ultimi, nel lockdown, ha continuato a percepire lo stesso reddito mentre i giovani hanno visto ridursi le entrate del 44,5% e gli adulti al di sotto del 65 anni del 45%.
Inoltre, un anziano su cinque ha anche un atteggiamento positivo rispetto alle possibilità di ripresa dopo la pandemia mentre, fra i ventenni, solo in 4 su cento sono fiduciosi in merito alla possibilità di lasciarsi alle spalle la crisi.
(Fonte: tratto dall'articolo)