Uno dei principali capitoli del piano sui fondi europei su cui sta lavorando il ministro Speranza si intitola «La casa digitale come prima luogo di cura». Il Covid ha infatti evidenziato la falla del nostro SSN rispetto alle cure a domicilio. Il progetto del ministro Speranza punta a far diventare l'Italia il primo Paese europeo nell’assistenza domiciliare, capace di curare un over 65 su dieci a casa. L'idea è, a fronte di un investimento di 5 miliardi in 5 anni, di spingere sulle «cure territoriali digitali» creando «presìdi a degenza temporanea» e strutture come le «Case di comunità».
Dovrebbero essere una ogni 50mila abitanti, con equipe formate da medici di famiglia, infermieri e altri specialisti per fornire le cure per i primi bisogni della cronicità. Inoltre si intende trasformare il domicilio di anziani e pazienti cronici in una «casa digitale» che sia il «primo luogo di cura».
Si vuole così implementare "l'utilizzo della gestione dei servizi di cure domiciliari attraverso l'utilizzo delle tecnologie digitali ed, in particolare, delle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale e dall’evoluzione della rete che consente l’acquisizione di dati da sensori in maniera capillare, la telepresenza di presidi medici virtuali e la movimentazione di dati tra registri remoti".
Questa svolta porterebbe la telemedicina in primo piano. Tra le altre innovazioni c'è anche il potenziamento del progetto del fascicolo sanitario elettronico e «una App per la raccolta di dati clinici individuali in autocontribuzione del cittadino».
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)