Secondo un documento della Società Italiana Cure Palliative (SICP) mancano all’appello la metà dei medici e il 66% degli infermieri necessari. I dati sono eclatanti, ogni anno tra le 450 e le 540mila persone hanno bisogno di cure palliative che non sono più riservate solo alle fasi più avanzate o terminali di malattia e devono essere garantite in tutti i luoghi di cura: ospedale, ambulatorio, casa, hospice, strutture residenziali.
Considerato l’incremento della percentuale della popolazione anziana nel nostro Paese si tratta di un numero consistente e che si prevede in crescita costante nei prossimi anni. Ma di quale "esercito" di professionisti disponiamo per fare fronte all’aumento delle richieste? Risposta difficile, perché l’incertezza (dei numeri) è notevole.
La Società Italiana di Cure Palliative ha deciso perciò di scendere in campo, con una ricognizione puntuale delle risorse esistenti - la prima del genere in Italia - effettuata da un Gruppo di Lavoro multidisciplinare. Ebbene, è emerso che al fabbisogno di cure palliative specialistiche a domicilio oggi fanno fronte circa 750 medici palliativisti, quando ne servirebbero 1.600, e circa 1.500 infermieri, rispetto a un bisogno stimato di 4.550.
I numeri sono risultati dal confronto di quanto proposto nel Documento di raccomandazioni, con quanto emerso da una ricerca effettuata da SICP su mandato del Comitato tecnico-scientifico del Ministero della Salute. Rispetto all’assistenza domiciliare, la situazione degli hospice appare invece meno critica. Secondo le stime della Sicp, oggi negli hospice lavorano circa 500 medici palliativisti e oltre 2.100 infermieri per 3.199 posti letto, uno standard abbastanza in linea con quanto previsto dal DM 43 del 2007, che tuttavia era riferito al solo bisogno di cure palliative nei pazienti oncologici, ma insufficiente rispetto ai nuovi obiettivi fissati dal DM 77/22 secondo i quali mancherebbero oltre 100 medici palliativisti e oltre 600 infermieri, pur in presenza di una grande variabilità di dati nelle diverse Regioni.
I dati dello studio Sicp-Altems hanno rilevato, fra l’altro, come più di 600 medici palliativisti in attività hanno oltre 56 anni di età, con una previsione di pensionamento nei prossimi 10 anni. Il tutto, in un quadro normativo che vede la copertura del bisogno di cure palliative tra gli obiettivi della Mission 6.1 del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza), chiede alle Regioni di completare le Reti di cure palliative entro il 2025 e fissa l’obiettivo della presa in carico del 90% del bisogno di cure palliative da raggiungere entro il 2028.
(Sintesi redatta da: Mayer Evelina)