Esiste una "criticità del sistema” nell’applicazione della legge sulle cure palliative. A dirlo, durante un’audizione in commissione Affari sociali alla Camera il sottosegretario alla Salute, Armando Bartolazzi, il quale sottolinea, tra l'altro, " che lo sviluppo delle reti locali di cure palliative per l’adozione di modelli organizzativi uniformi, sono obiettivi non ancora raggiunti da tutte le Regioni dal momento che le Regioni Abruzzo, Molise, la Provincia autonoma di Bolzano e Valle d’Aosta non hanno ancora recepito l’intesa del 25 luglio 2012”. Servono, secondo il sottosegretario alla Salute, “percorsi assistenziali di presa in carico del paziente, che differiscono tra Regioni, e non è ancora, sviluppata e diffusa ovunque, una metodologia proattiva con il coinvolgimento del paziente e della sua famiglia”. I medici e l’organizzazione, in ospedale e sul territorio, non sono tuttavia ancora sufficientemente preparati a riconoscere e ad affrontare per tempo questi bisogni e ad offrire un intervento precoce, integrato e complesso. E ancora, “l’offerta formativa per gli operatori sanitari di cure palliative, relativamente alla formazione universitaria e al conseguimento dei crediti in Educazione Continua in Medicina (Ecm) è, tuttora, abbastanza disomogenea sul territorio nazionale anche se la situazione dovrebbe migliorare a seguito dell’istituzione di crediti formativi universitari”.
(Fonte: tratto dall'articolo)