Ai malati di Parkinson l'emergenza Covid sta provocando grossi problemi a causa di visite rimandate, terapie non aggiornate e infine l'interruzione dei rapporti con il proprio medico. Lo denuncia una lettera aperta della sezione torinese dell'Associazione italiana parkinsoniani diretta al presidente del Piemonte Cirio, a mezza giunta regionale e ai direttori delle Asl.
Una preoccupazione condivisa in tutta Italia, anche perché sono sospese tutte le nuove prese in carico per chi si trova nelle zone rosse. Ci sono però alcuni ospedali dove le visite, sia pure in modo ridotto, proseguono, come al Centro Parkinson dell'ospedale Molinette di Torino. Si cerca di supplire con la telemedicina ma l'assistenza, a causa delle diversità regionali, è a macchia di leopardo, e di conseguenza non tutti i malati di Parkinson sono uguali. Il problema più grosso è il fatto di far continuare la fisioterapia, visto che molti centri specializzati chiudono o sono costretti a ridurre i numeri di accessi.
Un'attività fondamentale per i malati che comporta gravi conseguenze. Nel frattempo sono stati organizzate delle attività online con corsi di logopedia, musicoterapia, la riabilitazione cognitiva.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)