Conducendo un'indagine nazionale finanziata dal National Institute for Health research inglese sui familiari e i servizi di assistenza ai malati di demenza in sei case di cura e quattro reparti ospedalieri, i ricercatori dell'università di York hanno testato una scala di valutazione sui benefici che impegnarsi nel racconto della propria vita registrando aspetti del passato e del futuro, con speranze e desideri, magari in un libro, in un raccoglitore o in musica, in film o formati multimediali può portare a questi malati. Questo tipo di impegno, con oggetti e informazioni sulla storia personale è un'attività che incoraggia le interazioni con la famiglia e aiuta gli operatori sanitari a conoscere meglio il malato. Sarà necessario mettere a punto una scala di valutazione completa per questo tipo di attività.
(Fonte: tratto dall'articolo)