Una fotografia della salute e degli stili di vita della popolazione umbra è contenuta in un recente documento redatto dalle due aziende sanitarie umbre. Il Rapporto sulla Salute degli umbri, stilato dalla Usl Umbria 1 e dalla Usl Umbria 2, ha preso in considerazione molti degli aspetti che descrivono lo stato di salute: dal benessere agli stili di vita, dal rischio cardiovascolare alla presenza di patologie e uso di farmaci, dalla sicurezza all'adesione ai programmi di prevenzione individuali. Dall'analisi emerge che gli umbri hanno condizioni socio-economiche migliori rispetto alla media nazionale. In particolare hanno un maggior livello di istruzione, una maggiore occupazione lavorativa e riferiscono minori difficoltà economiche ad arrivare a fine mese. Rispetto alla media nazionale, si rileva, fra l'altro, una minor percentuale di sedentari, un'alta adesione agli screening oncologici, una maggior quota di anziani vaccinati per l'influenza, dall'altra si rileva un peggior stato di salute percepito nella popolazione anziana, una maggior presenza di sintomi di depressione nell'età adulta e anziana.
Un anziano su tre risulta essere sedentario mentre, tre anziani su cinque, hanno un eccesso di peso ponderale. Quanto al consumo di frutta e verdura emerge un dato negativo: bambini, adulti ed anziani ne consumano 1 o 2 porzioni giornaliere contro le 5 consigliate. Solamente il 2% dei bambini e il 7% degli adulti mangia le 5 porzioni di frutta e verdura al giorno raccomandate.
Sul fronte della prevenzione dei tumori l'Umbria si conferma come una delle regioni più virtuose; ad esempio, 8 donne su 10 tra i 50 e i 64 anni ricorrono alla mammografia (dato al di sopra della media nazionale). Buona anche la prevenzione dei tumori colorettali, cui si sottopone il 60% dei 50-69enni intervistati. Meno frequente il ricorso alla vaccinazione antinfluenzale. Appena il 5% dei residenti tra i 18 e i 64 anni si vaccina e meno del 3% effettua la profilassi di prevenzione prima dei 50 anni. Tra gli over 64, la percentuale sale al 62% ( al di sotto del 75% che è la copertura raccomandata ma, comunque, al di sopra della media nazionale).
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)