In Umbria 10mila persone sono schiave del gioco, secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio regionale sulle dipendenze istituito nel 2014. La Regione mette in campo le contromosse per arginare il fenomeno con l'avvio di una campagna di comunicazione per la sensibilizzazione dei cittadini sui rischi legati al gioco d'azzardo e prevenire la ludopatia. "La maggior parte hanno tra 40 e 49 anni, seguono giovani fra 20 e 39 anni e persone fra 50 e 60 anni. Il 5,6 per cento della popolazione fra i 15 e i 74 anni. Un dato in linea con la media nazionale, che nel 2015 ha visto gli umbri spendere circa 1.029 milioni di euro nei giochi autorizzati dai monopoli”, sottolinea l'assessore regionale alla Salute Luca Barberini. "Gli esercizi commerciali umbri - continua Barberini - autorizzati a detenere apparecchi per il gioco d’azzardo lecito, sono diminuiti del 7,9 % in dieci mesi: mentre a maggio 2016 erano 1.397 (1.054 nella provincia di Perugia e 393 in quella di Terni), a marzo 2017 ne risultavano 1.286, con una diminuzione di 111 unità su tutto il territorio regionale.
(Sintesi redatta da: Magi Claudio)