Nel 2017 sono aumentati del 30% i reati penali compiti nell’ambito domestico. E’quanto risulta dai dati di Domina -Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico, che specificano che sono casi di reato contro il patrimonio per il 70% e per il 30% reati contro la persona. Nel 90% dei casi sono stati straneri a commettere il reato, ma bisogna ricordare che in questo settore solo il 17,1% dei lavoratori è italiano. Lorenzo Gasparrini, segretario generale di Domina sottolinea che negli ultimi due anni sono emerse tipologie di reato nuove per il settore, come lo stalking. Infatti succede che alcuni lavoratori, alla fine del rapporto professionale, si trasformano in stalker per l'ex datore di lavoro e/o la famiglia, chiedendo denaro, specie nel momento in cui il loro assistito è venuto a mancare, sfruttando il momento di fragilità emotiva dei famigliari. I casi sono aumentati del 50% tra il 2016 e il 2017 e rappresentano il 20% dei reati del settore. Tra l’altro stalking e estorsioni non vengono spesso denunciate per paura o vergogna. Sono aumentati anche i falsi matrimoni e i lasciti testamentari frutto di truffe, ma si deve ricordare che spesso le badanti diventano fondamentali per la vita dell'anziano, molto più di parenti che magari neanche li seguono. Sale il numero di furti, soprattutto i minori, come la sparizione di cibo, che nella stragrande maggioranza dei casi non vengono denunciati. Per i dati di Domina, nel Nord Italia crescono ruberie e richieste economiche, mentre al Sud sono maggiori le minacce di vertenze, mentre a Roma spiccano stalking e furti minori. Per difendersi i proprietari di casa possono installare, per ragioni di sicurezza, delle videocamere, che agiscono come deterrente. Anche i datori di lavoro commettono abusi e maltrattamenti e si rendono colpevoli di sfruttamento. Sono stati segnalati casi in cui i lavoratori vengono chiusi in casa per giorni o sono privati di passaporti; episodi che, seppure meno frequenti sono comunque in aumento.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)