Il Report Euromonitor descrive il profilo del nuovo consumatore e, nell’evoluzione degli stili di vita, la mappa della condivisione globale. Emergono profili di sicuro rilievo che coinvolgono anche le generazioni mature. Avanza uno stile di vita clean (pulito) che include i vegani e gli amanti dello yoga, la vita in famiglia e la condivisione, l’affitto (dall’auto alle biciclette, dagli abiti all’elettronica alla musica alla lettura… tutto è ‘streaming’) invece del possesso. I consumi si fanno ‘on-demand’ e perfino a misura di DNA (‘Io sono speciale’ è il motto ).
Cambia il modo di fare la spesa che include anche i non abbienti, con una maggiore diffusione di discount e banchi alimentari, la nascita dei ‘social supermarket’ con prodotti difettosi a prezzi dimezzati. Si spendono soldi in ‘esperienze’ più che in acquisti.
I giovani hanno meno conflitti con le famiglie di origine e restano a casa più a lungo in tutta Europa. I ragazzi fra i 20 e i 30 anni partono con genitori, nonni e zii per le ‘genervacation’. Si usa la realtà aumentata anche per comprare e i consumatori vogliono che le loro valutazioni sui prodotti siano ascoltate via app o sui social network .
Share, il nuovo motto. Condivisione, streaming, scambio, baratto, affitto. Tutto si usa insieme, si presta, si paga a frazione. Il possesso ha perso smalto. Si condividono spazi per essere felici. La convivenza nel 2018 interessa tutto il mondo e nascono iniziative e (come le americane WeLive e We Work) con spazi per il co-working e co-living. Non mancano i villaggi da condividere per anziani facoltosi (soprattutto negli States). In Europa (Londra, Norvegia) ha successo la Older Women Co-housing (OWCH) dove si riuniscono intere comunità di donne over 60.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)