Un vademecum su come affrontare il caldo estivo.
1. Come ci si adatta a temperature di 49 gradi?
L’adattamento sul lungo periodo prevede una modifica delle abitudini di vita che deve riuscire a conciliare la salute individuale con quella dell’ambiente. Nell’immediato, bisogna reintrodurre i liquidi persi e abbassare la temperatura corporea.
2. Perché il caldo umido è meno sopportabile?
Quando fa troppo caldo il sistema di termoregolazione del corpo innesca le reazioni che servono a dissipare il caldo, prima fra tutte sudare. L’umidità altissima impedisce al sudore di evaporare.
3. Meglio chiudersi in casa anche quando non si ha il condizionatore?
Nelle ore calde è raccomandato non uscire ed evitare l’esposizione diretta al sole. Sconsigliate anche le passeggiate in aree verdi o trafficate perché in estate crescono nell’aria i livelli di ozono, che può causare disturbi respiratori.
4. Quali accorgimenti sono di aiuto in casa nelle ore più torride?
È possibile rinfrescare gli ambienti schermando le finestre con tende, persiane e tapparelle durante il giorno (aprendole durante la notte). Meglio stare nella stanza più fresca, bagnandosi spesso con acqua. Sarebbe utile stare almeno due o tre ore al giorno in locali climatizzati. Anche concedersi un «pisolino» è un buon modo per abbassare il calore corporeo.
5. Quando basta il ventilatore?
Soltanto se non si superano i 32°C e non c’è troppa umidità.
6. Come vestirsi?
Scarpe aperte, abiti chiari e leggeri non aderenti in fibre naturali, evitare i sintetici che impediscono la traspirazione. Indicati gli occhiali da sole, oltre a un cappello leggero di colore chiaro, meglio se a falda larga.
7. Cosa è meglio mangiare?
Interessante ribaltare la prospettiva: non cambiare le abitudini adesso perché fa caldo, ma cercare di arrivare all’estate meglio «attrezzati». La chiave per affrontare le alte temperature è la disponibilità di liquidi, vitamine, sali minerali e antiossidanti, che, dal punto di vista dell’alimentazione, si traduce con un’abitudine al mangiare frutta e verdura. Un organismo più idratato e più protetto affronta meglio da subito lo stress portato dal caldo.
8. Che cosa bere?
Gli unici liquidi compatibili con un’idratazione che non comporti un carico pesante di zuccheri sono l’acqua, gli infusi e le tisane senza zuccheri e dolcificanti. Attenzione alla temperatura: un liquido troppo freddo dà un segnale cui l’organismo reagisce producendo altro calore.
9. Il caldo rende più irritabili?
Di fronte alla disidratazione il cervello non funziona più al massimo delle sue possibilità. Si diventa «più irritabili», perché la parte più sensibile al caldo parrebbe essere la corteccia frontale, deputata alle funzioni di pianificazione e controllo del comportamento.
10. In che modo difendere gli anziani?
Sono più suscettibili all’afa. È necessario tenerli al riparo dal sole in ambienti deumidificati e rinfrescati con il condizionatore. Il consiglio è di non uscire di casa, nemmeno per portare l’anziano in un locale con aria condizionata: l’escursione termica patita nel viaggio sarebbe troppo dannosa. Anche gli anziani possono avere un ridotto senso della sete.
12 Quali altre condizioni di salute mettono a rischio?
Con il caldo la pressione si abbassa e provoca una tachicardia che i cardiopatici fanno fatica a sopportare. L’aria afosa unita agli inquinanti, poi, riacutizza le bronchiti croniche. Anche gli ipertesi devono stare attenti, perché, con la terapia, la pressione può scendere molto e portare al collasso.
(Sintesi redatta da: Linda Russo)