A tutti è capitato di dire «Non sento il sapore» quando si è raffreddati. Un fenomeno simile succede anche quando invecchiamo. La percezione del gusto inizia a cambiare intorno ai 60 anni e contemporaneamente anche l’olfatto cala (e la colpa è della diminuzione dei recettori olfattivi). Con l’avanzare dell’età aumenta anche la soglia di sensibilità al dolce e al salato. Le persone anziane, infatti, tendono a utilizzare più sale e più zucchero. Per apprezzare un alimento non conta solo il sapore: il fenomeno è complesso perché i cinque sensi lavorano tutti insieme per permetterci di gustare cibi e bevande. Prima di portare un cibo alla bocca facciamo una «ispezione visiva», poi quando lo addentiamo anche il profumo contribuisce, insieme ad altre sensazioni (consistenza, croccantezza e temperatura), a rendere l’esperienza più o meno piacevole. È chiaro quindi che perdere uno dei nostri sensi, in particolare l’olfatto o il gusto, può influire sul piacere che proviamo per il cibo.
(Fonte: tratto dall'articolo)