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Carrino Antonella

Dalla Cina i parchi per anziani si diffondono nel mondo

08-11-2019

Dalla Cina i parchi per anziani si diffondono nel mondo

Nel 2014, Jay Maddock, professore di sanità pubblica alla Texas A&M University negli Stati Uniti, in un viaggio di lavoro in Cina scoprì una ‘stranezza’: i parchi per gli anziani. Camminando per la  città di Nanchang notò che centinaia di senior si esercitavano insieme all’aperto. Lo ha dichiarato in una intervista alla BBC aggiungendo che, incuriosito dal fenomeno, decise di raccogliere dati su questa usanza e, analizzando otto parchi della città, scoprì che più del 50% degli utenti di queste attività fisiche erano anziani.

Elisabeth Hsu, professoressa di antropologia all'Università di Oxford, sottolinea le origini culturali di tale abitudine che vengono da un antico trattato di medicina tradizionale del III secolo a.C. il quale, nel ‘Il Canone Interno dell'Imperatore Giallo’ (Huangdi Neijing), contiene istruzioni su come svegliarsi presto. Per la studiosa, la diffusione collettiva dell'esercizio all’aperto nella terza età è un’abitudine promossa dal governo cinese negli Anni '50 in base ad una valutazione di tipo economico. Molti studi hanno dimostrato che favorire un invecchiamento con sani stili di vita fa risparmiare anche in termini di costi sanitari.

La professoressa Anastasia Loukaitou-Sideris, docente di urbanistica presso l'Università della California a Los Angeles, ha studiato questa usanza e sostiene che non si tratta solo di un fenomeno culturale. Conta anche la posizione del parco, il suo design e i servizi offerti. “Spesso – ha sottolineato - gli anziani non si sentono i benvenuti nei parchi che sono, di fatto, quasi sempre progettati per gli sportivi più giovani”. In pratica, i parchi diventano psicologicamente inaccessibili per chi ha una certa età ed ha un certo pudore a mostrarsi in pubblico nonché l'esigenza di usare attrezzi pensati per le esigenze fisiologiche dei senior.

Raccogliendo i dati di Jay Maddock e di altri studiosi molte città europee e americane hanno trasferito questa esperienza in grandi aree urbane. In tempi recentissimi lo hanno fatto a Londra, Berlino e Toronto aprendo spazi pubblici (e verdi) appositamente pensati per i meno giovani. Ma non basta pensare le strutture idonee per diffondere una cultura in cui i pensionati possano sentirsi ‘attivi’.  

Conta anche l'accessibilità. Ad esempio, il London’s Hyde Park Senior Playground, fondato nel 2009 proprio per gli anziani, è stato pensato così perché situato in prossimità di una strada e dei trasporti pubblici. L'HydePark Senior Playground è solo uno dei tanti parchi di questo tipo che stanno nascendo in tutto il mondo.

A Malaga, in Spagna, è stata avviata una delle più grandi iniziative per i parchi e se ne contano addirittura 400 ma, secondo Rafael Merino-Marbán, professore di educazione fisica all'Università di Malaga, sono attualmente sottoutilizzati.“Il governo – ricorda il professore - non ha studiato la giusta posizione o il giusto tipo di macchina per massimizzare l'efficacia dell’esercizio e la sua fruibilità. Proprio per questo, è attualmente in corso uno studio più dettagliato sulle esigenze degli utenti nell'ambito di un progetto dell'Unione europea volto a stimolare l'esercizio fisico tra gli anziani”.

Restando in Spagna, a Bilbao, sono stati allestiti dei “parchi biosalutari” così chiamati proprio perché vogliono promuovere, soprattutto negli anziani, degli stili di vita attivi e salutari.

Per ciò che concerne in nostro Paese, Castelfranco Veneto è l’unica città italiana rimasta in lizza per partecipare al progetto europeo “Varcities”, che, nell’ambito di Horizon 2020 (programma europeo per l’innovazione e la ricerca), è finalizzato a mettere tecnologia e ambiente al servizio della salute umana. Realizzato con il supporto dell’Università di Padova, il progetto pilota è stato presentato nello scorso agosto ed è indirizzato agli utenti del giardino di Villa Revedin Bolasco. Soprattutto anziani e malati di Alzheimer, con il supporto di vari apparecchi di misurazione e questionari, forniranno al gruppo di studio informazioni utili per approfondire lo studio degli effetti del verde sulla salute. Le altre sette città europee in lizza per tre posti disponibili sono: Sketteftea (Svezia), Bergen (Norvegia), Dundalk (Irlanda dell’Est), Novo Mesto (Slovenia), Gzira (Malta), Chaina(Grecia) e Leuven (Belgio).    

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Autore (Cognome Nome)Carrino Antonella
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2019
Pagine
LinguaItaliano
Data dell'articolo19000101
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
Subtitolo in stampa08-11-2019
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Approfondimenti
Carrino Antonella
Attori
Parole chiave: Analisi comparative Attività fisica Contesto urbano Invecchiamento attivo Stili di vita