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Frediani Carola

Dalle app agli smartphone: l’hi tech per anziani

www.lastampa.it, 16-06-2015

Gli anziani, per quanto utilizzatori tardivi delle novità tecnologiche, ne sono spesso sostenitori entusiasti. Perché non solo hanno esigenze specifiche ma, diversamente dai nativi digitali, hanno le idee molto chiare di quello che vogliono. Vanno dritti al sodo, evidenziando anche i difetti e la pretenziosità di alcuni gadget, funzioni e interfacce.
 
Prendiamo i telefonini. Per quanto utili e divertenti siano gli smartphone, troppe volte difettano di caratteristiche fondamentali: robustezza, audio forte e chiaro nelle telefonate, semplicità di utilizzo e immediatezza nel chiamare un numero. Non a caso da tempo esiste un’offerta di cellulari a prova di nonni: tasti grandi e retroilluminati, schermi ampi, bottoni di emergenza, numeri memorizzati e facilmente richiamabili, torce integrate e scocche a prova di caduta. Stiamo parlando di dispositivi come quelli prodotti da Brondi, in particolare la serie Amico Vero (prezzi sui 60 euro), che prevede anche un alto volume degli squilli e della conversazione, la funzione di annuncio del numero che si sta chiamando, nonché dei comandi laterali per il volume, la torcia e il blocco telefono.
 
Oppure come il Compas E04 (sui 50 euro), dalle caratteristiche simili, o come i telefonini prodotti da Doro, che includono anche modelli di smartphone per persone di una certa età. Il Doro Liberto 820 mini include una app di tutorial e di gestione preinstallata, scaricabile anche da amici o parenti, i quali possono intervenire da remoto per fornire assistenza sul telefonino, regolando le impostazioni a distanza, come volume o luminosità.

(Fonte: tratto dall'articolo)

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Autore (Cognome Nome)Frediani Carola
Casa Editrice, città
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LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2015-06-16
Numero
Fontewww.lastampa.it
Approfondimenti Onlinehttp://www.lastampa.it/2015/06/15/tecnologia/dalle-app-agli-smartphone-lhi-tech-per-anziani-6OFH2ASWbHbPPCtlPMPa9J/pagina.html
Subtitolo in stampawww.lastampa.it, 16-06-2015
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
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Frediani Carola
Parole chiave: Digital divide