Una ricerca italiana prova a far luce sui meccanismi che producono lo stress ossidativo, studiando organismi in condizioni di micro-gravità. Un progetto che potrebbe aiutare a proteggere gli astronauti durante le lunghe permanenze nello spazio, ma anche a contrastare lo sviluppo di gravi malattie degenerative. Studiare lo spazio per trovare nuove terapie. Ora da questo filone di ricerca arriva una speranza per la cura delle malattie degenerative: lo stress ossidativo a cui è sottoposto l’organismo degli astronauti quando stanno per lunghi periodi di tempo nello spazio, infatti, potrebbe essere un valido spunto per fornirci indicazioni preziose per la cura delle patologie degenerative. È questa l'idea di un team di ricercatori dell'Università di Pisa, partner del progetto “PlanOx2” dell'Agenzia spaziale europea (Esa), che mira a studiare l'invecchiamento cellulare e a indagare gli effetti della gravità alterata sui processi biologici.
(Fonte: tratto dall'articolo)