Eurostat, in occasione della Giornata mondiale delle città, ha stilato la classifica delle diversità demografiche fra le città europee, consentendo di individuare le zone d’Europa più popolate da anziani ma anche quelle con più giovani.
In pratica, Eurostat ha calcolato l'indice d'età delle città in base al rapporto giovani, anziani e adulti in età da lavoro. Il dato generale rivela che, per un giovane (di età pari o inferiore a 19 anni) ci sono 3 adulti in età da lavoro e lo stesso rapporto si verifica anche per gli anziani. Tradotto in percentuali, nell'Unione europea, il rapporto di dipendenza dei giovani è al 35% di media. Non dissimile, come si è detto, è il rapporto di dipendenza degli anziani che è al 33%.
Scendendo nel dettaglio delle singole città, dallo studio emerge che Bruxelles è la capitale più giovane dell'Ue con un tasso di dipendenza dei giovani di oltre il 40%, seguito da vicino da Parigi e Dublino (39%). Al contrario, Lisbona, con un rapporto di dipendenza degli anziani di oltre il 41%, è la capitale con i cittadini più anziani, davanti a Roma (36%) e La Valletta (34%).
Se passiamo alla situazioni nazionali si verifica che le città più “vecchie” si trovano in Germania, Francia e Italia. Il più alto rapporto di dipendenza degli anziani, pari ad almeno una persona di età superiore ai 65 anni per due adulti in età lavorativa, è stato registrato nella località costiera francese di Fréjus (65%), seguito da altre sette città: Cannes in Francia, Savona, Genova e Trieste in Italia, Waveney (che comprende Lowestoft) nel Regno Unito e Dessau-Roßlau e Görlitz nella Germania orientale.
L’Italia è la nazione dell’Ue che ha il maggior numero di città con un tasso di dipendenza della vecchiaia pari o superiore al 45%; ne abbiamo ben 12 contro le 8 della Germania e le 6 della Francia.
La Francia, insieme al Regno Unito, ha anche un certo numero di città classificate dallo studio Eurostat fra le più giovani. La Communauté d'agglomération Val de France, vicino a Parigi (Francia), ha fatto registrare il rapporto più alto (58%, dati 2014) dell’indice dipendenza giovani.
Tale indice, al contrario è risultato inferiore alla media Ue(35%) in molte città della Germania e della Romania ma anche a Cipro (dati 2011), in Lituania, Lussemburgo(dati 2011), Malta, Austria, Polonia (dati 2014), Slovenia (dati 2016) e Slovacchia. Circa due terzi delle 19 città con il rapporto più basso (inferiore al 25%) erano in Romania o Germania.
Dai dati Eurostat si ricava inoltre che ci sono 57 città in tutta l'Ue con un rapporto di dipendenza degli anziani inferiore al 20%. Molte di queste si trovano intorno a Madrid e Parigi. I rapporti di dipendenza anziani più bassi sono stati in due città vicino a Madrid: Rivas-Vaciamadrid (10%) e Valdemoro (14%) ma lo studio rivela che molte altre città con indici di dipendenza anziani relativamente bassi sono presenti intorno alla capitale spagnola e in un numero di città minori intorno a Parigi.
Forse per i costi inferiori delle abitazioni, compatibili con i redditi medi più bassi delle giovani generazioni, e per la maggiore mobilità più agevole di queste fasce di popolazione.
L’Italia ha un indice di dipendenza anziani del 38% (+ 5% rispetto alla media europea); siamo comunque i buona compagnia se tra le 83 città censite dal rapporto Eurostat ben 58 superano la media europea.
Al top, come accennato, c’è Savona con una percentuale del 51,7%, seguita da Genova (50,7%) e Trieste (49,9%). Sul versante opposto e al di sotto del 30% ci sono due città pugliesi, Altamura(26,9%) e Cerignola (27%), seguite da un centro del Lazio, Anzio, che però con il 30,5% supera già, anche se di poco, la soglia di un over 65 ogni due persone in età lavorativa.
Una curiosità riguarda la Basilicata, in cui tutti e due i capoluoghi rientrano tra le 58 città italiane (non solo capoluoghi) con un indice di dipendenza media superiore al livello europeo. Potenza è la più "vecchia" con un indice di dipendenza anziani al 36,9% (+3,9% rispetto alla media europea), seguita da Matera al 36%.