Durante il recente congresso della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg) tenutosi a Napoli, sono stati resi noti i motivi per cui gli anziani hanno un sonno disturbato e con continui risvegli. Nello specifico, gli over 65 non dormono poco, ma male, rendendo il sonno affatto ristoratore: e le motivazioni sono differenti tra i due sessi.
Gli uomini tardano ad addormentarsi solitamente per aver mangiato più del dovuto e si svegliano perché devono andare in bagno, le donne invece si avviano al riposo con qualche acciacco di troppo e hanno perlopiù sonni agitati da pensieri, ansie e preoccupazioni. Di comune, invece, c’è il valore della “pennichella” che non compromette affatto il sonno notturno. La pausa “post-prandiale” contribuirà comunque a raggiungere un monte ore sufficiente da destinare al riposo.
Secondo il presidente della Sigg Nicola Ferrara, per tornare ad avere un riposo soddisfacente bisogna avere piccoli accorgimenti: innanzitutto è necessario rivedere le terapie in corso. Molti farmaci assunti durante la terza possono compromettere il sonno: è il caso di beta-bloccanti e dei diuretici. Poi, mangiare carboidrati alla sera facilita il sonno, così come fare una buona attività fisica per almeno 30-40 minuti a giorni alterni, scegliendo sempre discipline dolci (come il tai-chi).
(Sintesi redatta da: De Felicis Dario)