Per il terzo anno consecutivo si è celebrata la Giornata Nazionale della Salute della Donna per promuovere l’informazione e i servizi di prevenzione e cura delle principali malattie femminili. Con l’aumentare dell’aspettativa di vita, il declino cognitivo e lo sviluppo di demenze sono diventati argomenti di sempre maggiore importanza e urgenza. Nello specifico uno studio italiano ha evidenziato come le donne, nell’arco della loro esistenza, siano esposte a un rischio Alzheimer quasi doppio rispetto agli uomini. «Questo dato, che in parte viene spiegato dalla maggiore longevità delle donne, è anche da attribuire a fattori genetici e a un più basso grado di scolarizzazione- spiega Vincenzo Di Lazzaro, Professore Ordinario e Direttore della Neurologia del Policlinico Universitario Campus Biomedico di Roma". Inoltre la menopausa pur rappresentando una tappa biologica naturale per ogni donna, comporta fra le altre problematiche, anche un certo rallentamento delle normali funzioni cerebrali. Il funzionamento del cervello, infatti, è controllato anche dagli ormoni sessuali: nell’ippocampo, la regione del cervello legata al ricordo e all’immagazzinamento dei dati, sono presenti numerosi recettori per gli estrogeni e il progesterone e dunque al forte cambiamento dell’assetto ormonale insito nella menopausa, corrisponde un’importante variazione nella funzionalità cerebrale. Dopo i 50 anni, secondo i dati disponibili, quasi a due donne su tre, capita, con sempre maggiore frequenza, di dimenticare parole in un discorso, o i motivi di una azione. Secondo alcuni esperti, ma la materia è controversa, una terapia ormonale sostitutiva potrebbe contrastare efficacemente anche quella sorta di offuscamento delle funzioni cognitive. Fondamentale per ogni donna è la consapevolezza di tutti questi cambiamenti anche mentali che il passare del tempo comporta. Conoscere le opzioni terapeutiche a disposizione, per mantenere al meglio la propria salute e la propria psiche, è il primo passo per invecchiare bene. Le funzioni cognitive si preservano al meglio anche dormendo un congruo numero di ore per notte, mantenendosi fisicamente attive, dedicandosi alla lettura, alla coltivazione dei propri hobby, evitando l’isolamento sociale, trovando il tempo per dedicarsi ad attività come il ballo o sfruttando le nuove tecnologie per mantenersi costantemente in contatto con parenti, amici e figli magari lontani geograficamente.
(Fonte: tratto dall'articolo)