Una buona igiene orale e visite dentistiche regolari possono rallentare il declino cognitivo negli anziani. Questo, in sintesi, il risultato pubblicato nel Journal of the American Geriatrics Society, frutto della prima revisione sistematica di studi che si sono concentrati sull’incrocio tra salute orale e disturbi cognitivi.
Il ricercatore Bei Wu, della Duke University’s School of Nursing di Durham, ha affermato che “l’evidenza clinica suggerisce che la frequenza dei problemi di salute orale aumenta in modo significativo negli anziani con deterioramento cognitivo, in particolari con chi soffre di demenza. Inoltre, molti dei fattori connessi a una cattiva salute orale (come l’alimentazione scorretta e malattie quali il diabete), sono anche associati a una scarsa funzione cognitiva”.
Per individuare il legame tra la salute orale lo stato cognitivo, i ricercatori hanno analizzato dei dati raccolti tra il 1993 il 2013. La relazione certa tra malattie parodontali e la salute in generale non è stata comprovata ma esistono forti indizi che portano in questa direzione.
La parodontite, infatti, se non curata come merita, forma dei batteri del cavo orale che, sfruttando il "passaggio" del sangue, raggiungono gli altri organi del corpo; questo può incrementare il rischio di altre malattie, come il già citato diabete, ma anche l’insorgenza di ictus e di problemi cronici alla respirazione e alle arterie coronarie.
(Fonte: tratto dall'articolo)