Si chiamerà “Prestatore Volontario di Cura” e il testo unificato che è stato finalmente presentato ieri non solo «non comporta oneri aggiuntivi di finanza pubblica» ma nemmeno menziona alcun diritto che verrebbe riconosciuto ai caregiver famigliari. Si tratterebbe quindi di un semplice riconoscimento formale, importante perché oggi i caregiver sono invisibili, ma solo come primo passo. Un milione di italiani si prende cura di genitori non autosufficienti. Quasi il 40% di chi lavora ha un famigliare a cui dare assistenza. Il tema del riconoscimento del lavoro di cura non è solo una questione individuale ma sociale. Il testo unificato pare un deludente e mero riconoscimento dell’esistenza di queste figure invisibili, senza però dotarle di diritti, peraltro dandogli un nome che nessuno userà mai, Prestatore Volontario di Cura. Il riconoscimento sarebbe un primo passo, certamente, ma per essere una battaglia che va avanti dai primi anni 90, ci si aspettava francamente di più.
(Fonte: tratto dall'articolo)