Attualmente in Inghilterra si sta diffondendo un nuovo trend: portare i propri familiari malati di Alzheimer nella lontana Thailandia, dove i costi per le cure sono più bassi e gli standard di assistenza più alti. La decisione di trasferire il malato lontano dal proprio Paese viene presa nella totalità dei casi a causa dell’alto costo che richiederebbe la sua assistenza in Patria. Si tratta di un mercato emergente che potrebbe divenire sempre più popolare a causa delle falle presenti nel sistema sanitario inglese.

Caleb Johnston, un anziano docente dell’Università di Newcastle, ha scoperto che 8 case di cura a Chiang Mai, in Thailandia, sono attualmente case per pensionati inglesi. Questo dimostra che sta aumentando il divario tra i servizi offerti dal servizio sanitario nazionale e quanto è necessario per l’assistenza agli anziani bisognosi di ricevere cure. In effetti, se paragonato al totale delle persone che in Inghilterra soffrono di demenza (circa 850.000), i numeri sono ancora bassi, ma non è difficile ipotizzare che, se non saranno presi provvedimenti, il fenomeno diverrà via via più numeroso, anche se non esistono ancora dati ufficiali. I conti sono presto fatti: un ricovero in una residenza per anziani costa in medio 700 sterline la settimana, con l’assistenza privata si arriva fino a pagarne 1.000. Al contrario, in Thailandia, il soggiorno di anziani in residenze lussuose e con un’assistenza altamente qualificata, è calcolato intorno alle 750 sterline settimanali.

Peter Brown, che ha fondato 6 anni fa una di queste strutture (la Care Resort Chiang Mai), dopo la triste esperienza avuta in Inghilterra con la malattia di sua madre, afferma: "Credo che nessun familiare al mondo voglia realmente mandare suo padre o sua madre in un Paese diverso dal proprio. Bisognerebbe trovare una soluzione a casa, ma le soluzioni nel Regno Unito o non ci sono o sono insufficienti. I malati di demenza per essere assistiti hanno bisogno di molto tempo e per questo non c’è molto spazio nel mondo occidentale. Al contrario in Oriente lo staff, oltre che più a buon mercato, è gentile e paziente con gli anziani, proprio perché il rispetto verso l’anziano appartiene alla loro cultura”.