Diagnosi tardive, scarsa comunicazione al malato e ai suoi famigliari, pochi servizi: queste le criticità che emergono dal rapporto «European Carers’ Report 2018» di Alzheimer Europe, organizzazione che riunisce 40 Associazioni Alzheimer europee. Il documento, presentato al Parlamento Europeo, contiene i dati relativi alle esperienza di chi assiste i pazienti con demenza in cinque paesi, tra cui l’Italia (insieme a Scozia, Olanda, Repubblica Ceca e Finlandia), per un totale di 1.409 familiari (339 gli italiani). «Una diagnosi tempestiva insieme al coinvolgimento del malato nelle decisioni che lo riguardano e all’ascolto delle sue esigenze sono fondamentali per combattere l’esclusione sociale e lo stigma, per assicurare dignità e migliorare la qualità di vita dell’intera famiglia coinvolta» ha commentato Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione Alzheimer Italia.
(Fonte: tratto dall'articolo)