Gli anziani che in seguito a una calamità naturale vengono allontanati dalle loro case e dai loro vicini, corrono un rischio maggiore di sviluppare la demenza rispetto a quelli che possono restare nelle proprie abitazioni. Lo sostiene uno studio pubblicato sulla rivista Pnas dai ricercatori dell’Harvard T. H. Chan School of Public Health di Boston (Usa) e della Tohoku University Graduate School of Dentistry di Sendai (Giappone). L ’indagine ha coinvolto 3.556 ultrasessantacinquenni: la fortunata peculiarità di questo studio è che i volontari erano stati intervistati sette mesi prima del disastro, quando avevano preso parte a uno studio sull’invecchiamento, quindi gli autori hanno potuto confrontare le capacità cognitive a distanza di tempo. I livelli più elevati di declino cognitivo sono stati riportati dagli anziani che avevano perso la propria dimora.
(Sintesi redatta da: Marcello Mamini)