Un imponente studio canadese, pubblicato su Lancet Public Health, dimostra che l’alcol è il più importante fattore di rischio per il declino cognitivo legato all’età. Lo studio è stato condotto su oltre un milione di adulti con diagnosi di demenza in Francia. Una parte del campione soffriva di disturbi mentali e comportamentali o malattie croniche attribuibili all’uso di alcol. Si è riscontrato che, ben il 57% dei 57.000 casi di demenza a esordio precoce (prima dei 65 anni) rilevati, era correlato all’uso eccessivo di alcol. Circa le differenze di genere, le più colpite da demenza, sul campione generale, erano donne. Al contrario, più o meno i due terzi di tutti i pazienti affetti da demenza a esordio precoce (64,9%), erano uomini. Lo psichiatra geriatrico autore dello studio Bruce Pollock (Campbell Family Mental Health Research Institute, Canada) ha sottolineato l’importanza di effettuare screening precoci, specie nei soggetti a rischio, perché gli effetti del consumo di alcol sulla demenza si vedono troppo tardi.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)