Tra le valutazioni cognitive rapide comunemente utilizzate per la diagnosi di demenza ci sono il Mini-Mental State Examination (MMSA), il Memory Impairment Screen (MIS). Una ricerca condotta nel Regno Unito, pubblicata da "Neurology: Clinical Practice" e coordinata da Janice Ranson, ha dimostrato che questi test provocano una serie di falsi positivi e falsi negativi e portano ad una errata classificazione delle demenze. Alcune variabili che determinerebbero una classificazione errata sono l’etnia afro-americana, l'età, il deficit visivo, la depressione. I test rapidi quindi non sono fatti per la diagnosi, ma possono essere usati come strumenti di screening nella fase iniziale di identificazione della demenza.
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)