Lunghe trafile per giungere alla diagnosi e poi, finalmente ottenuta, poche informazioni e scarsissimo supporto: è questo il vissuto di tante persone con demenza e di chi sta al loro fianco. A denunciarlo il rapporto “European Carers 2018” presentato nei giorni scorsi a Bruxelles. Realizzata da Alzheimer Europe, in 5 paesi europei – Italia, Scozia, Olanda, Repubblica Ceca e Finlandia, l’inchiesta ha coinvolto nel complesso 1.409 i familiari, di cui 339 italiani. “L’impatto della demenza sulla famiglia del malato è pesante sia sul piano economico sia su quello emotivo”, ha commentato Mario Possenti, segretario generale della Federazione Alzheimer Italia, che ha collaborato alla ricerca. “Ogni giorno le centinaia di richieste di sostegno che arrivano alla nostra help line Pronto Alzheimer ci confermano che i familiari vivono ancora troppo nell’isolamento e nella poca informazione. Una condizione di isolamento che va ad aggravare il già oneroso impegno, sul piano fisico, psicologico e non ultimo economico dei carer familiari. Che in Italia, nella maggior parte dei casi, sono figli della persona malata (64,8%) e di sesso femminile (80,3%)".
(Fonte: tratto dall'articolo)