Dopo la Pet Therapy, ora alla Città della Salute di Torino sbarca la Doll Therapy. La terapia della bambola sarà utilizzata per la prima volta sui pazienti affetti da demenze, presso la Geriatria dell’ospedale Molinette. L’aumento della popolazione anziana e dei problemi legati all’invecchiamento ha colto impreparati tanto le famiglie quanto le strutture preposte agli interventi socio-sanitari: la popolazione italiana dal 2001 al 2011, ha subito un forte incremento demografico, crescendo di più di due milioni di unità, grazie al miglioramento della spettanza e della qualità della vita. L’utilizzo della “Doll therapy” nasce in Svezia dall’idea di Britt Marie Egedius Jakobsson, psicoterapeuta, che ha utilizzato la bambola per stimolare l’empatia e le emozioni del proprio figlio affetto da autismo. Da quel momento in poi, e con uno sviluppo sempre maggiore, le bambole dedicate alla terapia come le “Empathy Doll” diventano in tutta Europa un oggetto simbolo nella relazione di aiuto. La terapia della bambola è un trattamento di tipo non farmacologico che viene applicato per il trattamento dei disturbi comportamentali nella persona affetta da demenza. Dati preliminari dimostrano come, nei pazienti dementi degenti in RSA, la terapia con la bambola sia stata utile nel ridurre i sintomi di aggressività e il carico infermieristico in pazienti lungodegenti con effetti migliori dell’approccio farmacologico tradizionale nel sedare i pazienti agitati senza avere effetti collaterali.
(Fonte: tratto dall'articolo)